In occasione della Giornata Nazionale del Braille, che si celebra ogni anno il 21 febbraio, ricordiamo quanto tale sistema di lettura e scrittura, inventato duecento anni fa dall’omonimo francese, sia ancora attuale.
Le moderne tecnologie, quali la sintesi vocale per pc e smartphone, non lo sostituiscono, ma semmai lo integrano offrendo modalità alternative (e a volte complementari) per accedere all’informazione e alla cultura.
Lo sapevate che esistono anche dei display Braille, che consentono di leggere in tempo reale ciò che appare sullo schermo del computer o del telefono cellulare?
Senza nulla togliere all’utilità del canale uditivo per accedere in modo rapido alle informazioni scritte, vi sono circostanze in cui la lettura attraverso il tatto offre una marcia in più: solo per fare qualche esempio, pensate allo studio di una lingua straniera o alla risoluzione di esercizi matematici complessi, alla possibilità di leggere un testo ad alta voce, alla necessità di consultare degli appunti durante un discorso in pubblico o una telefonata, ma anche al piacere di gustare quel rapporto intimo con un libro che solo la lettura diretta può regalare…
Proprio per valorizzare questa straordinaria invenzione, Dialogo nel Buio ha progettato dei laboratori dedicati al codice Braille, durante i quali i ragazzi imparano, giocando, che basta combinare in modi diversi pochi puntini (da un minimo di uno a un massimo di sei) per comporre tutte le lettere dell’alfabeto, i numeri, i segni di punteggiatura, i simboli matematici e, volendo, anche le note musicali!
Si stupiscono così di scoprire che scrivere in Braille non solo non è così difficile come si pensa, ma può essere anche divertente!
Ora questi laboratori si svolgono anche online, grazie a DialogoNet con cui le guide non vedenti raggiungono virtualmente gli studenti per avvicinarli alla disabilità visiva e agli strumenti utili per affrontarla, compreso l’affascinante alfabeto fatto di puntini in rilievo!
Elisabetta Corradin