Recensione: "Viaggio agli inferni del secolo"
Viaggio agli inferni del secolo”, il celebre racconto di Dino Buzzati va in scena all’Istituto dei ciechi di Milano come proposta di Dialoghi nel Buio. Spettacolo che porta lo spettatore all’interno di un’esperienza decisamente insolita per la maggioranza delle persone che possono vedere, insegnando un nuovo modo di vivere uno spettacolo.
Un Buzzati ancora più assurdo
I racconti di Buzzati sono già squisitamente assurdi ma in questa interpretazione si raggiunge un altro livello grazie al buio che avvolge la sala. Un’oscurità profonda, unico elemento che fa da scenografia allo spettacolo,e che allo stesso tempo è estremamente funzionale al processo di immaginazione che si attiva nello spettatore. Infatti, il buio ci fa da tela per la nostra immaginazione che può essere libera di viaggiare verso le proprie immagini di una Milano così infernale e al tempo stesso così familiare.
In viaggio per un reportage impegnativo
Gianfelice Facchetti attraverso la sua voce profonda interpreta Dino Buzzati, reporter milanese a cui il caporedattore assegna un servizio veramente difficile: un viaggio all’inferno. Infatti da poco tempo è stata scoperta la sua entrata poco sotto i nostri piedi, a Milano, nei cunicoli del cantiere della nuova metro. Quello che segue è un viaggio del reporter in un inferno dall’apparenza molto familiare, in una Milano da girone dantesco in cui il confine tra sogno e realtà è molto sottile. Accompagnati dalla voce e strumenti di Stefano Covri capace di sdrammatizzare, ironizzare e far pensare con le sue canzoni che cadono sempre al momento giusto dello spettacolo. Alla fine dello spettacolo non si capisce bene cosa e come sia successo, come tutte quelle volte che ci si sveglia da un sogno estremamente articolato e ricco di dettagli così vividi e impressi nella propria immaginazione. Viaggio agli inferni del secolo è uno spettacolo dal gusto onirico per un altro vedere. E’un viaggio assolutamente soggettivo, sicuramente per chi non ha paura del buio.
di Francesca Nardelli per teatro.it