Lo staff di Dialogo nel Buio di Milano sta lavorando per la riapertura della mostra.
Nel frattempo vi allietiamo con alcuni aneddoti, storie di vita quotidiana realmente accadute a noi guide, che vi faranno sorridere e magari, perché no, vi aiuteranno a vedere alcune cose da una prospettiva diversa.
#Vistrappiamounsorriso perché crediamo che l’umorismo e l’ironia sono due ingredienti essenziali per dare leggerezza alle nostre giornate.
Ah, non dimenticate, siamo tutti ciechi e ipovedenti.
Siete curiosi?
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Ecco il quarto racconto
La voce guida
L’ultimo tratto di strada, ancora duecento metri e sarei arrivata a destinazione. La giornata era bella, il sole mi riscaldava il viso ed io procedevo in sicurezza con il mio bastone bianco, ormai quella strada la conosco come le mie tasche!
Improvvisamente una voce dal nulla dice: “Signora attenzione! Si tenga più a destra perché sulla sinistra ci sono parcheggiate delle moto”.
Ringrazio, quella voce mi aveva fatto evitare di incastrarmi tra ruote, manubri e specchietti retrovisori.
Ancora cinquanta metri poi l’attraversamento verso il cancello dell’Istituto dei Ciechi di Milano, dove lavoro come guida per Dialogo nel Buio.
Sto per attraversare e la voce misteriosa dice con tono preoccupato: “Signora sinistra, sinistra, sinistra!!!”
“Non devo andare a sinistra, devo attraversare, grazie comunque!”
Finalmente di fronte a me il cancello. Ancora tre passi e posso citofonare.
La voce non si arrende, anzi a volume più alto e con tono di panico esclama: ”Destra! Destra! Destra!!!”
A quel punto che dire? Non dico niente ma mi scappa una risata!!!
Molto gentile quel signore a preoccuparsi, bella voce ma come Google Maps lascia un po’ a desiderare!
Succede, soprattutto quando semplicemente non si conosce la meta!!!
Alessandra