Nel Discorso di Sant’Ambrogio tenuto il 6 dicembre 2023, l’Arcivescovo ha parlato della «responsabilità indeclinabile di coloro che operano nel campo della comunicazione» nel contribuire o meno a quella «epidemia della paura» che sembra contagiare le vite di tanti. L’incontro intende approfondire come, in coerenza con quanto affermato nelle carte deontologiche, i giornalisti possono svolgere in modo rigoroso e coraggioso il loro servizio di “custodi della notizia”, senza però distorcere o condizionare negativamente la percezione della realtà.
A partire da queste sollecitazioni, sabato 27 gennaio, dalle ore 10.00 alle 12.30 presso la Fondazione Istituto dei Ciechi a Milano (in via Vivaio 7), si svolgerà l’incontro annuale dell’Arcivescovo con i giornalisti, promosso dall’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi in collaborazione con l’Ucsi Lombardia (Unione cattolica della stampa italiana), come da tradizione a ridosso della festa del patrono della categoria, San Francesco di Sales. Il titolo scelto per la mattinata è «Custodi della notizia o seminatori di paura?».
Ai saluti di Riccardo Sorrentino, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, e all’introduzione di Stefano Femminis, responsabile dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Milano, seguirà l’intervento introduttivo di Paola Barretta, portavoce Carta di Roma e ricercatrice Osservatorio di Pavia, che presenterà alcuni dati sul tema.
Sarà poi il momento del dialogo tra monsignor Mario Delpini, Arcivescovo di Milano, Marco Girardo, da pochi mesi direttore di Avvenire, e Sigfrido Ranucci, giornalista Rai, conduttore di Report. A moderare l’intera mattinata sarà Elisabetta Soglio, giornalista del Corriere della Sera, responsabile di Buone notizie.
Al termine, “aperitivo al buio” a cura della mostra Dialogo nel Buio, sita permanentemente all'Istituto dei Ciechi dal 2005.
Per partecipare è necessaria la registrazione. I giornalisti iscritti all’Ordine possono iscriversi tramite la piattaforma www.formazionegiornalisti.it: l’incontro dà diritto a 5 crediti formativi.
Gli altri partecipanti possono iscriversi compilando l’apposito form dell'Arcidiocesi di Milano.